I sindacati hanno sospeso lo sciopero dopo un accordo firmato con la direzione di Luka Koper, ma precisano che rimane attivo lo stato di agitazione. Il 5 luglio, circa duemila persone hanno partecipato a una manifestazione contro la privatizzazione del porto e domani ce ne sarà un'altra a Lubiana. Intanto, il Governo sloveno ha precisato che il porto di Capodistria è un asset strategico. Lo sciopero di cinque giorni ha causato il dirottamento delle navi a Fiume e Trieste e si stima che abbia provocato danni allo scalo per alcuni milioni di euro e alle Ferrovie slovene per 700mila euro al giorno.
Uno dei punti al centro della vertenza è il raddoppio della linea ferroviaria tra Capodistria e Divaccia, chiesta dai sindacati per lo sviluppo del porto ma continuamente rinviato dal ministro delle Infrastrutture, Peter Gašperšič. Anche per questo tema, il Governo ha rassicurato i sindacati sulla volontà di potenziare la linea ferroviaria.
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