Giovedì 14 gennaio 2021 entrano in vigore in Germania nuove norme più restrittive sull’accesso di stranieri nel Paese, per contenere il contagio della Covid-19. Le persone che entrano in Germania dai Paesi in cui si sono diffuse le varianti inglese e sudafricana del virus Sars-Cov-2 o da quelli in cui il tasso di contagio negli ultimi sette giorni è di 200 persone su 100mila abitanti devono registrarsi per via telematica prima di varcare il confine, per poi e presentare un test di positività al virus, oppure farlo alla frontiera, o fare una quarantena di dieci giorni. L’unico esonero previsto per il test o la quarantena è una permanenza nel Paese inferiore a 72 ore.
Il provvedimento approvato dal Governo non prevede per ora eccezioni per l’autotrasporto e ciò rappresenta un problema per migliaia di autisti stranieri che restano nel territorio tedesco oltre tale periodo di tempo. L’associazione della logistica BGL spiega che secondo i dati dell’Ufficio Federale del Lavoro un autista di veicoli industriali proveniente dall’estero e viaggia per tre o quattro settimane. In concreto, ciò significa quasi 119mila conducenti che, secondo le nuove norme, potrebbero subire queste restrizioni. L’associazione aggiunge che attualmente i punti per svolgere i test alle frontiere non possono affrontare la richiesta di tamponi.
Il direttore della BGL, Dirk Engelhardt, ha affermato che questa situazione porta alla distruzione delle catene di rifornimento per mancanza di autisti e chiede una deroga all’obbligo del test e della quarantena per i camionisti, come è avvenuto durante l’emergenza della scorsa primavera. È intervenuto anche Florian Eck, direttore dell’associazione Deutschen Verkehrsforums, ha parlato di una “chiusura di fatto dei confini”, aggiungendo che questo provvedimento annulla gli sforzi dei Länder per attuare regole comuni ed eccezioni per il trasporto. Anche lui ha sottolineato che i test sono scarsi e potrebbe apparire uno scenario analogo a quello avvenuto in Gran Bretagna a cavallo di Natale.