L’autotrasporto europeo è in fermento, come dimostrano i casi francese e spagnolo. Gli autisti francesi protestano contro le retribuzioni, considerate basse, e hanno proclamato in modo spontaneo uno sciopero nazionale del Paese per venerdì 12 e sabato 13 novembre 2021. Ci saranno anche presidi e manifestazioni in diverse località della Francia, che potranno intralciare il traffico. I camionisti dipendenti protestano per ottenere maggiori retribuzioni e contrastare la riforma delle pensioni che elimina la possibilità di pensionamento anticipato ai lavoratori che hanno almeno 26 anni di contributi. Allo sciopero ha aderito sola una sigla sindacale, la Sud Solidaires.
In Spagna, la mobilitazione è organizzata dal Comité Nacional del Transportes por Carretera, un organismo che raccoglie le associazioni dell’autotrasporto, che ha indetto il fermo dei servizi alla vigilia delle feste natalizie, tra il 19 e il 22 dicembre. Secondo i promotori, il dialogo col Governo non sta portando a risultati, mentre la committenza non mostra alcuna sensibilità verso le attuali difficoltà del settore.
In concreto, gli autotrasportatori spagnoli protestano contro il divieto del carico e scarico dei veicoli per gli autisti, la mancata attuazione dell’eurovignetta e chiedono l’obbligo della clausola di revisione delle tariffe sulla base del prezzo del carburante. Il Comitato critica anche la carenza di aree di sosta sicure per i veicoli industriali. "Solo un cambiamento radicale e urgente da parte del Governo e dei clienti potrebbe evitare questo conflitto", afferma la Cntc.