Un autista del Gruppo lituano di autotrasporto Hoptrans ha parcheggiato il suo camion in un’area di sosta nei Paesi Bassi in segno di protesta verso i suoi datori di lavoro. Amirjon, questo il nome del conducente, è arrivato in Europa dal Tajikistan e lavora per il gruppo Hoptrans dal 2023. Il suo è un film già visto: da oltre quattro mesi vive a bordo del suo camion, costretto a sopportare ritardi nei pagamenti, trattenute ingiustificate e l’impossibilità di accedere alla documentazione che lo riguarda. La situazione è arrivata al culmine il 28 settembre 2024 quando l’autista, che lavora ininterrottamente da giugno, ha deciso di parcheggiare il camion ed il suo carico da 24 tonnellate d’acciaio nel parcheggio olandese, rifiutandosi di proseguire fino a che non sarà raggiunto un accordo con Hoptrans.
Come documentato dal sindacato olandese Fnv, giunto sul posto con il suo portavoce Edwin Atema, Amirjon ha cercato per mesi di risolvere la controversia, arrivando anche ad inviare una lettera in cui chiedeva all’azienda di inviargli tutte le buste paga, gli importi mai versati ed una chiara spiegazione sulle trattenute ingiustificate. Tutte le sue richieste sono state ignorate e l’azienda si è limitata a comunicare che tutte le trattenute erano a norma di Legge e che la situazione sarebbe stata risolta in sede al suo rientro in Lituania.
I colloqui in sede, di fatto, non si sono mai verificati e il trasportatore, stando al racconto fornito da Fnv, ha semplicemente rimandato ad oltranza ogni spiegazione. In un’intervista pubblicata sui canali del sindacato, Amirjon ha dichiarato di non essere venuto in Europa per essere sfruttato e di sentirsi finanziariamente intrappolato da Hoptrans e fisicamente imprigionato nel suo camion. L’autista è apparso inoltre molto scosso dopo che qualcuno, munito di seconde chiavi, ha aperto il suo camion di notte intimandogli di riprendere la marcia.
Con il supporto di Atema e di altre associazioni umanitarie, Amirjon è rimasto però fermo nella sua posizione e Hoptrans, in risposta, lo ha accusato di appropriazione indebita, minacciando di impartirgli una multa di 350 euro per ogni giorno di ritardo nella consegna del carico. Dopo l’intrusione notturna, inoltre, Fnv ha denunciato l'accaduto alla polizia per evitare ulteriori provocazioni ed una possibile escalation di violenza.
Il caricatore della merce, intanto, ha fatto sapere di aver bloccato tutti gli ordini ad Hoptrans fino a quando il vettore non avrà chiarito la situazione e di essere pronto ad inserirlo in lista nera qualora le accuse di sfruttamento dovessero essere confermate. Oggi Amirjon è ancora in attesa, sostenuto da altri camionisti di passaggio che si fermano per aiutarlo, offrirgli un pasto o una doccia calda. Edwin Atema, sul posto da diversi giorni, ha chiarito che Fnv continuerà a dare supporto legale a Amirjon e a combattere lo sfruttamento.
"Se Fnv dovesse allontanarsi da questi casi, ciò significherebbe che Hoptrans come azienda continuerebbe a crescere. Ciò non solo porterebbe allo sfruttamento degli autisti, ma anche alla sostituzione delle aziende che rispettano le leggi e i regolamenti. Hoptrans vedrebbe i Paesi Bassi come ‘un grande parcheggio gratuito’ dove nessuno presta attenzione al rispetto delle regole e dei diritti umani" ha dichiarato Atema sui canali del sindacato. Si attende ancora una risposta di Hoptrans, che fino ad oggi non ha commentato la vicenda.
Marco Martinelli