Ogni anno il ministero dei Trasporti convoca le associazioni degli autotrasportatori e quelle dei consumatori per definire il calendario dei divieti di circolazione festivi e prefestivi per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate. Dalle informazioni giunte in redazione, l'incontro di quest'anno è stato acceso, con un contrasto tra autotrasporto e Codacons che ha toccato la minaccia di querela. Il contrasto è iniziato dalla proposta di calendario e di deroghe presentata dal ministero, che dagli autotrasportatori è considerata "penalizzante", mentre il Codacons vorrebbe ancora più limitazioni. La prima novità che non è piaciuta ai vettori è l'introduzione del divieto di circolazione per tutti i veicoli in regime Adr (tranne quelli che distribuiscono carburanti alla rete) in tutti i fine settimana dal 25 maggio all'8 settembre.
In una lettera inviata il 16 novembre da Anita e Unatras al Governo, le associazioni scrivono che tale proposta "è un'impostazione miope, dettata probabilmente dall'impatto mediatico del tragico incidente di Bologna del 6 agosto, ma che tuttavia non trova riscontro nei dati sull'incidentalità forniti per questa particolare tipologia di trasporto da Eurostat: dati da cui si evince che, addirittura, nel 2015 (ultima rilevazione disponibile) i veicoli che trasportano merci pericolose (stimati in 3.315) non sono stati coinvolti in incidenti che abbiano determinato sversamento del materiale". Quindi, le associazioni chiedono di tornare al regime precedente, che vieta la circolazione in quei giorni solo ai veicoli che trasportano prodotti della Classe 1 Adr.
Le associazioni dell'autotrasporto vogliono anche togliere dal calendario 2019 tre giorni di divieto: martedì 23 aprile, sabato 29 giugno e sabato 7 settembre perché non si prevedono picchi di traffico da giustificare il fermo dei camion. Inoltre, ritengono gravoso il calendario di agosto, dove sono previsti undici giorni di divieto: i vettori vorrebbero togliere il divieto di venerdì 9 agosto e anticipare il termine del divieto del sabato dalle 22.00 alle 16.00, perché in questa fascia il traffico è in calo.
Un altro capitolo riguarda le esenzioni e le deroghe. Gli autotrasportatori chiedono facilitazioni - sotto forma di esenzione dai divieti o di posticipo dell'entrata in vigore del divieto – per i veicoli che usano le arterie prossime a Genova (a causa del crollo del viadotto Polcevera) e l'autostrada A19 Palermo-Catania (dove vigono limiti per manutenzione di viadotti). Un'altra richiesta è concedere la deroga anche ai trattori isolati che hanno tara superiore a 7,5 tonnellate e ampliare quella per i trasporti combinati. Al termine della lettera al Governo, gli autotrasportatori chiedono un altro incontro prima di stilare il calendario definitivo.
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