La Guardia di Finanza di Firenze ha scoperto un’ingente evasione fiscale attuata da una società di trasporto tramite fatture false prodotte da due cooperative di autotrasporto. L'operazione battezzata Gemini condotta dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Firenze ha ricostruito una frode complessa attuata da un’impresa con sede nell’hinterland fiorentino (di cui la Finanza non fornisce il nome) che svolge autotrasporti nazionali e internazionali, che sono commissionati anche da importanti società (che risultano estranee ai fatti).
I finanzieri hanno scoperto che negli ultimi cinque anni questa impresa ha subappaltato i trasporti a due cooperative gestite da prestanome, che offrivano le loro prestazioni senza alcun margine di guadagno. Secondo gli inquirenti, la loro vera funzione è stata produrre fatture false per 75 milioni di euro, ottenendo così un’evasione dell’Iva per 14 milioni. Inoltre, le due cooperative non hanno versato all’Erario neppure le imposte derivanti dalle loro dichiarazioni.
L’indagine si è chiusa a metà gennaio 2021 e a quel punto la Procura di Firenze ha chiesto alla giudice per le indagini preliminari Agnese di Girolamo, il sequestro preventivo di beni per recuperare la somma evasa. Richiesta che è stata accolta che ha permesso di sequestrare a alle due società e a due persone fisiche il valore evaso, recuperato attraverso 23 conti correnti e 33 rapporti finanziari per un saldo di 6,5 milioni, cinque immobili e 39 autoveicoli, compresi diversi autoarticolati, per un valore di 1,5 milioni. Le operazioni di sequestro sono state condotte nelle provincie di Firenze, Lucca, Pistoia, Brescia, Piacenza, Trento, Pavia e Agrigento.