Il primo dicembre del 2022, la Polizia Stradale di Vicenza fermò un veicolo industriale e durante la verifica gli agenti verifiarono anomalie nel funzionamento del cronotachigrafo, sospettando una sua manipolazione. Quindi gli agenti sospesero in via provvisoria la patente dell’autista e sequestrarono l’apparecchio per svolgere un’indagine più accurata.
I tecnici italiani non sono riusciti a identificare la manipolazione, però la Polstrada era convinta che ci fosse stata e hanno quindi inviato l’apparecchio al suo costruttore (la nota della Polizia non ne precisa il nome, indicando solo che ha sede in Svezia). A ottobre 2023 è arrivata la relazione tecnica che conferma che “il tachigrafo è stato manipolato” e che “la manipolazione è di tipo avanzato con la modifica del software”. Ora l’indagine prosegue per scoprire l’origine della manipolazione.