Dopo la circolare dell'Inps che spiega come attuare la decontribuzione degli autisti che svolgono almeno cento ore di autotrasporto internazionale, Anita non si dichiara soddisfatta di questo provvedimento perché, come afferma il presidente Thomas Baumgartner, ha effetti "ridotti e in molti casi nulli per le imprese strutturate con dipendenti più esposte al rischio della delocalizzazione".
Il problema, secondo Anita, è che la decontribuzione è soggetta al limite del de minimis, ossia non vale se l'impresa ha ricevuto più di 100mila euro in tre anni di benefici pubblici in varie forme. "Come da tempo richiediamo occorre che il ministero dei Trasporti chieda a Bruxelles l'autorizzazione per riconoscere la decontribuzione anche al di fuori del de minimis, altrimenti le imprese italiane continueranno a perdere quote di mercato e il fenomeno della delocalizzazione delle flotte continuerà a verificarsi a danno del Paese".
Baumgartner interviene anche sull'emendamento approvato dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato che sposta 150 milioni in tre ani dai fondi per l'autotrasporto al trasporto marittimo: "Non possiamo accettare ulteriori tagli alle risorse destinate al settore". Quindi, Anita chiede al Governo di "porvi rimedio nel prosieguo dell'iter parlamentare di approvazione, ed evitare che vengano a mancare risorse che finora si sono dimostrate strategiche per lo sviluppo del settore".
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