Il 28 giugno 2024 la Guardia di Finanza ha concluso un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino col sequestro preventivo di oltre cinque milioni di euro a una società di autotrasporto, accusata di indebita compensazione d’imposte tra il 2018 e il 2022. Secondo gli inquirenti, la società – di cui non è stato fornito il nome - avrebbe utilizzato crediti d’imposta dichiarati per progetti di ricerca e sviluppo.
Le prove raccolte includono un parere del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha mostrato l'assenza del requisito d’innovazione necessario per ottenere benefici fiscali per quattro dei progetti dichiarati. Ulteriori riscontri sono arrivati dall'analisi di rischio della Direzione Regionale Campania dell'Agenzia delle Entrate e dall'esame della documentazione acquisita. Inoltre, le testimonianze dei dipendenti coinvolti nei progetti avrebbero contribuito a delineare un quadro chiaro della frode. Inoltre, la società avrebbe incluso nei crediti d’imposta costi non pertinenti, spese non correlate e prestazioni di servizi ottenute da aziende che emettevano fatture per operazioni inesistenti.