Le indagini sono iniziate il 27 aprile del 2014, dopo la denuncia per una rapina avvenuta a Cormano, alle porte di Milano, nei confronti di un autotrasportatore. Nella notte, i malviventi hanno aggredito l'autista, picchiandolo e imbavagliandolo, mentre stava aspettando l'apertura dell'azienda cui doveva consegnare il carico. Da aprile a febbraio 2015, gli inquirenti hanno rilevato un'intensa attività della banda, con un sopralluogo o un colpo al giorno. Le rapine ai camion sono state tre, tutte armate e molto violente, con pugni e sequestro dell'autista. Le vittime erano imprese che commerciano o stoccano metalli, camion e distributori di carburanti. I Carabinieri hanno individuato anche una rete di basisti, fiancheggiatori e ricettatori.
Secondo i Carabinieri, la banda era ben organizzata e articolata al proprio interno, con due italiani al comando (tra cui un piccolo imprenditore), che fornivano le indicazioni a quattro fratelli bosniaci. Inoltre, tre egiziani smontavano i camion e li spedivano in Egitto, dove erano venduti a pezzi. La vendita della refurtiva al mercato nero era svolta da due ricettatori, un italiano e un albanese.
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