Secondo gli inquirenti, la banda avrebbe sottratto le card a diverse aziende con sede in dieci province italiane e tre austriache, prelevando gasolio per almeno un milione di euro. L'indagine è stata svolta per due anni dalla Polizia italiana in collaborazione con quella austriaca, bulgara e macedone e i sei indagati sono accusati di associazione per delinquere, furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e reato transnazionale. La Polizia ha individuato almeno dodici persone dell'organizzazione, di cui quattro sono in carcere, tre agli arresti domiciliari e cinque a piede libero.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la banda avrebbe rubato ben 150 carte carburante di diverso tipo a Trento, Treviso Ferrara, Modena, Piacenza, Brescia, Bergamo, Pavia, Torino, Novara, con le quali avrebbe prelevato 180mila litri di gasolio addebitandolo alle imprese di trasporto titolari in distributori italiani e austriaci. Le vittime di tali furti sono quattordici aziende italiane e dodici austriache. Il carburante così rubato era poi venduto a terzi a un prezzo inferiore rispetto a quello alla pompa.
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