In soli due anni, lo spedizioniere digitale tedesco sennder è diventato uno dei principali operatori di questo nuovo settore in Italia. Merito di un importante accordo con Poste Italiane, ma anche di una strategia di crescita basata sull’offerta di servizi innovativi. Ne parliamo con Andrea Monticelli, amministratore delegato di sennder Italia, giunto a questa posizione dopo vent’anni di esperienza nella logistica (tra cui quella nel Gruppo Cnh) e in Poste Italiane. “L’attività italiana di sennder si è sviluppata tramite una joint-venture con Poste Italiane, che ha lo scopo d’innovare il trasporto e digitalizzare i processi della spedizione”, esordisce Monticelli. “Il processo è stato molto rapido: abbiamo siglato il primo accordo nel 2019 e iniziato le attività a settembre dello stesso anno. Oggi contiamo un organico di novanta persone e abbiamo raggiunto gli obiettivi di fatturato che ci eravamo posti”.
Il principale committente di sennder Italia è la società postale, che con l’intervento dello spedizioniere digitale ha radicalmente rinnovato la gestione del trasporto di linea: “Prima del nostro accordo, Poste svolgeva l’autotrasporto di linea tramite rapporti diretti con i singoli vettori, muovendo in questo modo da 1200 a 1500 veicoli industriali al giorno. Ora gestisce tutte queste spedizioni tramite la nostra piattaforma digitale. Avendo l’autorizzazione al conto terzi, siamo l’unico interlocutore di Poste e il committente degli autotrasportatori, semplificando così le procedure e nello stesso tempo, grazie al nostro software, riducendo i chilometri a vuoto dei veicoli e i tempi di attesa per il carico e lo scarico”.
La chiave del successo di questo accordo sta nella piattaforma digitale di sennder, basata su algoritmi che garantiscono il pieno carico dei veicoli e riducono i chilometri a vuoto: “La piattaforma permette anche ai committenti di entrare direttamente in contatto con le società di autotrasporti, per pianificare i carichi ottimizzando e migliorando i tempi di consegna anche attraverso un sistema di tracciamento tramite Gps”, precisa Monticelli. “Questo modello produce un abbattimento significativo delle emissioni di CO2 e minore pressione sulla circolazione stradale, con maggiore sicurezza e un beneficio sociale generalizzato. Siamo molto soddisfatti di collaborare con Poste Italiane anche in questa battaglia per ridurre le emissioni, abbassare i costi di trasporto e favorire un modello di trasporto più sostenibile”.
Chiediamo a Monticelli se questa trasformazione ha comportato un cambio degli autotrasportatori: “Abbiamo mantenuto i precedenti fornitori di Poste Italiane, aggiungendone altri perché la pandemia, e il conseguente aumento delle spedizioni legate al commercio elettronico, ha aumentato la domanda di trasporto di pacchi”. Come avviene la selezione degli autotrasportatori? “Li scegliamo sulla base di parametri legati soprattutto all’affidabilità. In alcuni casi firmiamo con loro contratti per coprire specifiche linee o zone, quindi con un rapporto continuo, in altri li usiamo per trasporti spot. Non poniamo limiti alla dimensione aziendale, che varia dal monoveicolare alla grande flotta”.
Gli autotrasportatori che collaborano con sennder Italia ottengono importanti vantaggi. Il principale riguarda certezza e tempi di pagamento: “Paghiamo i nostri vettori in tempi che variano da sette a trenta giorni”, assicura Monticelli. Inoltre, sennder Italia ha stilato accordi quadro con fornitori di carburanti e pneumatici per offrire condizioni economiche vantaggiose ai vettori. “In futuro amplieremo la gamma delle convenzioni alle assicurazioni e all’acquisto dei veicoli”.
Poste Italiane non è l’unico cliente di sennder Italia, pur essendone socia. “Operiamo anche con altri committenti, utilizzando sia lo stesso modello applicato a Poste, sia quello della Borsa carichi tradizionale per mettere in contatto domanda e offerta di trasporto. Per esempio, chi deve spedire inserisce nella piattaforma origine e destino e può ottenere una quotazione per il trasporto. Operiamo in tutti i settori del trasporto e presto anche in quello di merci pericolose in regime Adr. I vantaggi a usare la nostra piattaforma stanno nella semplicità d’uso, nella trasparenza della comunicazione, nel tracciamento delle spedizioni e nell’affidabilità di committenti e vettori”.
Monticelli anticipa anche alcuni importanti sviluppi per il prossimo futuro: “Oggi operiamo nel carico completo, ma vogliamo entrare anche nel groupage. Un altro ambito di crescita è il trasporto intermodale. Già oggi usiamo la nave per le isole e nel cabotaggio europeo, ma intendiamo sviluppare anche il trasporto combinato strada-rotaia. Senza dimenticare che essendo una realtà europea offriamo anche connessioni internazionali, che si espanderanno progressivamente”.