Il 28 febbraio 2023 è previsto un incontro bilaterale a Stoccolma tra i ministri dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, e austriaco, Leonore Gewessler sui transiti lungo l’asse del Brennero. Quest’ultima alla vigilia dell’incontro ha rilasciato un’intervista al quotidiano tirolese Tiroler Tageszeitung, in cui ribadisce le posizioni di Vienna sui limiti e i divieti ai veicoli industriali in transito sul territorio tirolese, lasciando quindi poco spazio a una reale mediazione. La ministra austriaca esordisce invitando l’Italia “a ritrovare la strada della trattativa”, ma poi ha posto precisi paletti a provvedimenti criticati sia dall’Italia che dall’Austria, come il divieto di transito notturno che “non è in discussione perché efficace per proteggere la popolazione”.
La risposta dell’autotrasporto italiano è giunta a breve giro. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha dichiarato che le parole di Gewessler “lasciano senza parole perché cerca di far ricadere sull’Italia le responsabilità di una mancata soluzione politica alle problematiche del transito commerciale attraverso il Brennero, finora gestite dall’Austria in modo unilaterale”. Baumgartner ribadisce che l’inquinamento lungo l’asse del Brennero è questione ormai superata, “come testimoniano i dati sulla qualità dell’aria rilevati dallo stesso Land Tirolo”.
Il presidente di Anita aggiunge che la posizione austriaca “non tiene conto che la congestione non è ascrivibile alla circolazione dei mezzi pesanti ma è diretta conseguenza del divieto notturno, che concentra il traffico nelle ore diurne, e del sistema di dosaggio dei veicoli industriali imposto per il solo traffico di transito”. Secondo Baumgartner, la vera motivazione dell’Austria è “individuare strumenti finalizzati a limitare l'interscambio di merci tra l'Italia e il nord Europa e questo è inaccettabile. Basterebbe eliminare il divieto notturno per le merci per garantire una maggiore fluidità del traffico”.
Ha preso posizione anche il segretario di Conftrasporto, Pasquale Russo, che definisce l’atteggiamento della ministra austriaca “dispotico e incomprensibile”. Egli spiega che “la Gewessler ritiene i divieti ‘misure indispensabili per la qualità della vita in Tirolo’, noi pensiamo siano atti di prepotenza di un Paese nei confronti di un altro all’interno della stessa Unione Europea. Il comportamento dell’Austria è inammissibile e discriminatorio nei confronti dell’economia e delle imprese italiane. Bisogna porre fine, da subito, a quella che è una prevaricazione bella e buona”.
Conftrasporto chiede che l’Unione Europea si faccia garante del rispetto dei trattati sulla libera circolazione delle persone e delle merci e non esclude “anche azioni di protesta qualora non si arrivasse a trovare una soluzione condivisa fra tutti gli stati europei, che non può essere, ovviamente, quella dell’autostrada ‘su prenotazione”.