Dopo una tregua, i Teamsters riaprono la vertenza contro gli accordi che consentono agli autotrasportatori messicani di svolgere trasporti tra i due Paesi. In questa battaglia, il sindacato statunitense è appoggiato dalle associazioni Advocates for Highway and Auto Safety e Truck Safety Coalition. La tesi dei Teamsters è che i veicoli messicani non rispondono ai requisiti per garantire la sicurezza sulle strade ed è alla base del ricorso presentato alla Corte d'Appello contro la decisione del Dipartimento dei Trasporti di concedere l'accesso ai veicoli messicani.
Secondo i camionisti statunitensi, tale decisione viola l'Administrative Procedures Act. Alla base della questione, c'è un rapporto bastato sul programma sperimentale sull'accesso dei camion messicani, secondo cui non si può determinare, con i dati statistici attuali, se effettivamente tali veicoli rappresentano un pericolo per la sicurezza stradale statunitense. Secondo i Teamsters, tale relazione non elimina i dubbi, quindi il Dipartimento dei Trasporti non può aprire le frontiere. Il programma sperimentale, denominato Mexico Cross-Border Trucking Pilot Program, ha coinvolto tredici autotrasportatori messicani per tre anni e si è concluso lo scorso ottobre.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto:Mexico Trucker
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