La vertenza genovese sulla richiesta annunciata da alcuni committenti agli autotrasportatori di ridurre le tariffe del trasporto stradale di container (si parla del 2%) coinvolge anche i sindacati confederali che in questo caso appoggiano le associazioni dell’autotrasporto contro tale ipotesi. In una nota diffusa il 22 maggio, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti comunicano di avere scritto una lettera ad Assagenti Genova e alle principali compagnie di trasporto, spiegando che “le organizzazioni sindacali sono state informate che in occasione dei nuovi bandi alcune società sono intenzionate a chiedere una ulteriore riduzione delle tariffe contestualmente ad un allungamento dei tempi di pagamento per il servizio effettuato”.
I sindacati aggiungono che “dalle aziende di trasporto merci su gomma rispettose delle regole, ci è stata segnalata la preoccupazione di non riuscire più a garantire stabilità occupazionale per i propri dipendenti, il rispetto delle regole e ovviamente gli utili aziendali”. Le tre sigle “ritengono tali richieste, ancorché fuori luogo in un momento delicato come l’attuale, per un settore che si è dimostrato strategico nel momento della pandemia, lesive di tutte quelle norme che garantiscono contrasto al dumping e all’illegalità, sana stabilità occupazionale, sicurezza sul lavoro e stradale”.
Inoltre, i sindacati denunciano “come la costante ed indiscriminata ricerca di riduzione dei costi contribuisca pesantemente a destrutturare regole e sicurezza, nonché a provocare nel mondo dell’autotrasporto la scontata richiesta di diminuzione dei salari del personale”. Quindi chiedono alla committenza di “ritornare su tali intendimenti tenendo in considerazione gli effettivi costi che la categoria è obbligata a sostenere per il servizio di trasporto”.