I sindacati francesi si dividono sulla trattativa con la principale società petrolifera francese TotalEnergies per un aumento delle retribuzioni dei lavoratori delle raffinerie e dei depositi. Alle 20.00 del 13 ottobre 2022 le parti si sono incontrate, ma alle 2.00 il sindacato Cgt ha lasciato il tavolo, mentre Cfe-Csg e Cfdt sono rimaste e secondo alcune fonti francesi potrebbero raggiungere un accordo entro mezzogiorno su un aumento del 7%. Nei giorni scorsi, TotalEnergies ha proposto un incremento del 6%, mentre la Cgt chiede il 10%.
Intanto lo sciopero iniziato il 27 settembre ha creato gravi difficoltà di rifornimento al 29% delle stazioni servizio francesi, con valori più alti in alcune regioni come Centre-Val-de-Loire (41,2%), Hauts-de-France (31,7%) e l'Île-de-France (38,8%). Nei distributori aperti ci sono lunghe file di veicoli e la carenza di carburante sta creando problemi all’autotrasporto. Lo sciopero interessa sette raffinerie francesi, cinque di TotalEnergies e due di ExxonMobil.
Aggiornamento: TotalEnergies e i sindacati Cfe-Cgc e Cfdt hanno firmato un accordo per un aumento salariale del 7% nel 2023, con un salario minimo di 2000 euro. Gli aumenti saranno corrisposti da dicembre 2022 e saranno retroattivi al 1° novembre 2022. Dopo la firma dell’accordo, la società ha chiesto l’interruzione dello sciopero in tutti i siti.