A causa dei continui ritardi nella catena logistica del porto della Spezia, le associazioni dell'autotrasporto hanno annunciato all’inizio di ottobre 2024 l'introduzione di una "congestion fee" – ossia un sovrapprezzo per congestione - per compensare i costi superiori generati dai problemi infrastrutturali. Questo sovrapprezzo, già minacciato per la prima volta nel 2021 ma poi non attivato, sarà ora applicato a tutti i viaggi verso il bacino portuale della Spezia attraverso il varco degli Stagnoni.
Le associazioni coinvolte – Anita, Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai e Trasportounito – denunciano infatti "frequenti rallentamenti, attese, congestioni" che aggravano ulteriormente una situazione già resa complessa dalla precarietà delle infrastrutture locali. "Questa condizione – sottolineano le sei sigle – non consente la regolare programmazione ed effettuazione dei trasporti, causando enormi disservizi i cui oneri gravano esclusivamente sulle imprese dell'autotrasporto".
La decisione di applicare un sovrapprezzo ha soprattutto lo scopo di chiedere alla comunità degli operatori committenti di "compartecipare responsabilmente agli extra costi subiti dalle aziende, garantendo continuità e sostenibilità dei trasporti e servizi alla merce". Le associazioni sottolineano anche che tale provvedimento resterà valido fino a quando l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale non adotterà un accordo di programma che preveda un sistema di indennizzo per le attese oltre franchigia nei cicli operativi dei camion, nonché l'adozione di strumenti volti a garantire una maggiore efficienza dei flussi.