Il 19 settembre 2019 l'associazione degli autotrasportatori Fita ha aperto uno sportello legale gratuito dedicato alle imprese di autotrasporto che sono state coinvolte a vario titolo dal crollo del ponte Morandi a Genova, che si aggiunge a quello già avviato nei giorni precedenti dalla Cna per tutte le imprese. L'obiettivo è fornire strumenti alle aziende colpite dal disastro. Il primo passo è compilare l'apposito modello predisposto dalla Regione Liguria per ottenere il risarcimento, chiedendo una consulenza allo sportello legale. Lo sportello di Fita è gratuito ed è attivo, previo appuntamento, il pomeriggio del mercoledì dalle 14.00 alle 18.00 nella sede genovese della Cna.
Il termine per presentare il modello AE, ossia quello valido per le attività economiche non agricole, è il 1° ottobre 2018. Il modulo digitale si può scaricare dal sito web della Regione Liguria per "segnalare i danni, diretti e indiretti, subiti a beni immobili, fabbricati, impianti fissi, macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti .Possono essere segnalate anche le spese sostenute per consulenze, ad esempio per perizie", spiega la Cna di Genova. Le imprese potranno anche segnalare "i danni per l'interruzione dell'attività – mancato guadagno, oneri aggiuntivi per il personale, aggiuntivi aziendali, aggiuntivi di altro genere - i danni indiretti subiti dalle imprese che non abbiano interrotto l'attività e il corredo fotografico dei danni subiti".
Dopo aver compilato il modulo, le imprese devono inviarlo per via telematica tramite la piattaforma web telemaco di Infocamere. "Il modello di presentazione danni è analogo a quello per le attività economiche colpite da eventi alluvionali. Certamente, rispetto alle scorse alluvioni, saranno diverse le modalità risarcitorie, visto che il crollo di un viadotto non è un evento calamitoso, ma necessita dell'individuazione di responsabilità oggettive", ha precisato l'assessore ligure Benveduti, aggiungendo che "stiamo studiando forme di finanziamento rivolto alle imprese per superare l'emergenza contingente, prestiti ponte in attesa che sia individuato chi dovrà risarcirle. In questo senso stiamo lavorando con Cassa depositi e prestiti, Filse e con gli istituti bancari per dare ossigeno alle aziende colpite e traghettarle fino alla conclusione della pratica risarcitoria. Tra le proposte allo studio quella di un fondo di garanzia aperto ai privati che possa attivare una leva finanziaria di credito per le imprese danneggiate".
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