Una delle cause del successo della campagna per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è stata la propaganda contro l’immigrazione e ora che non ha più vincoli comunitari Londra sta attuando un nuovo programma per contrastare quella clandestina. I nuovi provvedimenti interessano anche le imprese di autotrasporto dell’Unione che svolgono trasporti per l’isola e i cui veicoli possono essere abbordati in territorio francese o belga da migranti che vogliono entrare illegalmente in Gran Bretagna. Il programma innanzitutto potenzia la Polizia di confine (Border Force) che avrà il compito di controllare anche le unità di carico non accompagnate quando sbarcano in territorio britannico.
Londra ha raddoppiato la sanzione, da 2000 a 4000 sterline, per ogni clandestino trovato all’interno di un veicolo industriale, che viene erogata all’autista e alla società di autotrasporto, indipendentemente dal livello di sicurezza attuato. Inoltre, ha introdotto una nuova sanzione per la mancata messa in sicurezza del veicolo, che può essere erogata anche se a bordo non ci sono immigrati. Se un’impresa accumula più sanzioni può subire una revisione del suo schema di accreditamento. L’associazione Fiap raccomanda agli autotrasportatori di “procedere con una verifica puntuale delle procedure di controllo e dei sistemi anti-intrusione e di verifica del carico, adottati, raccomandando particolare attenzione alla formazione/informazione degli addetti alla guida dei veicoli sull’effettuazione dei controlli post soste, e sulla comunicazione nel caso di intrusioni rilevate e dei possibili controlli da parte della Border Force”. La Fiap sottolinea anche di porre attenzione alla Civil Penalty Accreditation”, ossia la procedura che permette alle imprese una valutazione dei sistemi di sicurezza adottati previa una verifica svolta dalla Border Force britannica.