I colossi orientali dell’autotrasporto internazionale, che sono cresciuti soprattutto grazie alle retribuzioni degli autisti molto più basse rispetto alla concorrenza occidentale, stanno subendo i colpi del coronavirus. Queste imprese svolgono soprattutto carichi completi industriali, che è uno dei settori che sta maggiormente soffrendo a causa della chiusura degli stabilimenti, e viaggiando sulle rotte internazionali subiscono anche le limitazioni e i rallentamenti attuate alle frontiere per contrastare la pandemia. Questa crisi è testimoniata da due delle più grandi flotte, l’ungherese Waberer’s International e la lituana Girteka Logistics. La prima ha fermato ben 1200 camion, mentre la seconda ha annunciato una riduzione delle retribuzione degli autisti.
Dal 14 aprile 2020 Girteka Logistics ha avviato un programma di riduzione dei costi per affrontare il calo di fatturato causato dalla riduzione dei volumi e uno dei provvedimenti è la riduzione della diaria giornaliera degli autisti, precisando che resta comunque superiore al minimo di Legge. Per comprendere l’importanza di questa decisione per i conducenti, bisogna considerare che la prassi in molte aziende dell’Est è tenere uno stipendio di base relativamente basso e integrarlo con contributi giornalieri basati sul chilometraggio percorso. Quindi, la riduzione della diaria può incidere in maniera rilevante sulla busta paga mensile.
Queste misure non sono state prese bene da una parte dei conducenti, che hanno reagito sui social network. In particolare, è sorto sul sistema di messaggistica Viber Messenger (analogo a Whatsapp) un gruppo di camionisti che invita i colleghi dell’azienda a scioperare da lunedì 20 aprile. I promotori della protesta chiedono aumenti, per i carichi di lavoro e per i rischi che sostengono, invece che riduzioni della retribuzione. Girteka replica che questa riduzione è temporanea e legata alla crisi causata dalla pandemia di Covid-19, precisando che sono in corso trattative e non tutti gli autisti condividono l’idea dello sciopero.