Questa volta il Governo non ha compiuto l’errore della prima fase della clausura primaverile, quando con chiuse completamente le attività dei ristoranti, lasciando migliaia di camionisti non solo senza cena, ma anche senza servizi igienici. Dopo qualche giorno il provvedimento venne emendato permettendo l’apertura degli esercizi autostradali e consentendo a quelli fuori dalle autostrada di svolgere servizi di asporto e consegna a domicilio (quindi anche in cabina) fino alle 24.00.
Lo afferma il Decreto del Presidente del Consiglio emanato domenica 25 ottobre 2020, che stabilisce nuove restrizioni nazionali per contrastare la pandemia di Covid-19. In tutti i casi, l’esercente deve rispettare le norme di sicurezza, come il numero massimo di persone presenti nel locale (che dipende dalle sue dimensioni), un massimo di quattro persone per tavolo, uso della mascherina (tranne quando si mangia o beve) e la distanza di un metro.