L’associazione degli autotrasportatori Fai Sicilia proclama lo stato di agitazione dell’autotrasporto siciliano per sbloccare il contributo per il traghettamento dei veicoli industriali sulla Stretto di Messina. Sono 40 milioni di euro, già stanziati per gli anni 2022 e 2023, ma mai erogati perché mancano le procedure amministrative necessarie. Nella nota che annuncia l’agitazione, Salvatore Bella di Fai Sicilia afferma che “si parla tanto di ponte sullo Stretto ma non ci si rende conto che in Sicilia mancano perfino le corsie di emergenza in autostrada. Governo regionale e governo nazionale, a nostro parere, dovrebbero risolvere il problema infrastrutture all'interno della regione dove mancano aree di sosta per autotrasportatori per osservare le ore di guida, chiudere gli innumerevoli cantieri aperti sulle autostrade, risolvere il problema del congestionamento dei porti di Catania e Palermo e lunghe attese allo Stretto di Messina in attesa del ponte”.
Quindi, aggiunge Bella, “la soluzione rimane sempre quella delle autostrade del mare, immediatamente praticabile, soprattutto per il trasporto dell'ortofrutta. E' necessario che gli incentivi per le autostrade del mare diventino strutturali e da riconoscere direttamente alle imprese di autotrasporto e non agli armatori”. Tornando al contributo per il traghettamento, al termine della nota Bella dichiara che “rimaniamo fiduciosi che il governo regionale e il governo nazionale risolvano al più presto questa situazione di stallo e non ci costringano a fermare i tir e protestare”.