Anche nell’intera giornata del 30 giugno e nella mattina del primo luglio 2020 si registrano rallentamenti e lunghe colonne di veicoli sulle autostrade dell’area genovese, a causa dei controlli nelle gallerie e delle restrizioni di alcuni viadotti. Sono coinvolti tutti i tronchi: A7, A10 e A26. Le code più lunghe, da 10 a 12 chilometri, sono avvenute la mattina del 30 giugno tra Genova Aeroporto e Bivio con l’A26 e sull’A7 tra Bolzaneto e Ronco Scrivia. Ne fanno le spese anche migliaia di veicoli industriali che viaggiano lungo le autostrade liguri o che devono operare nel porto di Genova. Sulla questione è intervenuto il responsabile di Trasportounito della Liguria, Giuseppe Tagnocchetti, affermando che “il sistema autostradale ligure e del nord ovest è collassato e rende impossibile qualsiasi attività di presa e consegna delle merci, nonché la sopravvivenza delle attività di autotrasporto e logistica”.
Tagnocchetti ritiene il Governo il principale responsabile di questa situazione, ammonendo che “a recitare la parte dell’agnello sacrificale non ci stiamo più. Ogni livello di guardia è stato superato in una recita quotidiana sulla pelle dell’autotrasporto”. L’associazione pone quattro domande: perché i controlli non sono stati compiuti durante il lockdown? Chi si assume la responsabilità delle violazioni delle ore di guida a causa delle lunghe code? Chi risarcirà le imprese del danno economico? Chi è responsabile del rifiuto delle società autostradali rendere gratuite alcune tratte? Chi si farà carico del costo degli incidenti sulla strada, del fallimento delle aziende e della disoccupazione che si sta generando? Dove erano in questi anni i controllori pubblici?
Tagnocchetti conclude l'intervento ponendo un ultimatum: “Se entro 48 ore non saranno individuate soluzioni come corsie preferenziali, ripristino della normale viabilità, riapertura di gallerie e viadotti limitando i lavori a precise e inderogabili fasce orarie, l’autotrasporto avvierà forme di protesta fino al fermo tecnico definitivo dei servizi”. Intanto la Prefettura di Genova sta prendendo provvedimenti per affrontare la situazione, soprattutto per evitare ulteriori intasamenti. In una nota del 30 giugno, il vice-prefetto Ceccarelli annuncia che “potrà essere attivato un contingentamento dei mezzi pesanti in ingresso e/o in uscita dal porto al fine di evitare il loro incolonnamento lungo le autostrade”.