Il Governo austriaco non solo allenta i divieti e i limiti imposti al transito dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero, ma li aumenta. Infatti il Governo austriaco annuncia un ampliamento del divieto settoriale, che sarà applicato anche ai veicoli industriali con motore Euro VI immatricolati prima del 1° gennaio 2021. Per entrare in vigore deve passare al vaglio delle Commissione Europea e in caso di risposta positiva questo provvedimento potrebbe essere attuato da luglio 2022. Da tempo le associazioni dell’autotrasporto italiane invocano un intervento di Bruxelles contro questi divieti, che però non è mai andato oltre enunciazioni di principio sull’illegittimità di alcuni provvedimenti di Vienna.
Così tre sigle – Anita, Fai e Fedit – si stanno mobilitando e il 21 ottobre 2021 hanno annunciato l’avvio di un’azione legale contro la Commissione Europea di messa in mora per inazione nei confronti dell’Austria. In una nota spiegano che “la decisione è stata presa a maggior ragione dopo la diffusione di un documento riservato predisposto nel dicembre scorso dalle Direzioni Generali dei Commissari UE del mercato interno, dei trasporti e dell’ambiente, che invitava la Commissione ad avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria, cosa che non è avvenuta”.
L’azione delle associazioni è anche rafforzata da alcuni pareri formulati da esperti di diritto comunitario sui vigenti divieti settoriale e notturno in Tirolo, che dimostrano la presunta fondatezza della violazione del diritto unionale. “Vista l’inattività politica l’azione legale rimane l’unico strumento utile per poter ricevere risposte concrete alle nostre legittime istanze in merito alla questione del Brennero, che si rende ancora più urgente, in considerazione del fatto che il Tirolo ha annunciato misure ancora più restrittive sul divieto settoriale”, dichiara il presidente di Anita Thomas Baumgartner.