Mezza Europa si sta mobilitando contro l'applicazione delle norme sul salario minimo in Germania anche alle imprese di autotrasporto straniere che entrano nel Paese per prelevare o consegnare carichi, oppure semplicemente per transito. Una norma che impone adempimenti burocratici, come una dichiarazione per ogni viaggio da presentare alle Dogane, e l'archiviazione di specifica documentazione. La questione è stata formalmente posta alla Commissione Europea venerdì 23 gennaio 2015 da una delegazione di rappresentanti di tredici Paesi.
I delegati di Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Lituania, Estonia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia hanno incontrato i funzionari delle Direzioni DG Move (trasporti) e DG Grow (mercato interno), presentando la richiesta di una sospensione del provvedimento per le imprese di trasporto estere per chiarire alcuni punti controversi. Il principio che sta alla base di tale richiesta è che la normativa applicata ai trasporti internazionali e al distacco del personale possa creare un precedente anche per altri comparti.
La Commissione Europea non ha però aspettato la richiesta formale dei tredici Paesi per attivarsi su tale argomento, Infatti, ha già chiesto maggiori informazioni al Governo tedesco, attraverso la piattaforma giuridica EU Pilot. Inoltre, i due commissari dei Trasporti, Violeta Bulc, e del lavoro, Marianne Thyssen, parleranno di questo tema nell'incontro con il Governo tedesco, che si svolgerà nei prossimi giorni.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!