Il 2016 è stato un anno pesante per gli autotrasportatori che si sono imbarcati al porto di Calais, a causa dei continui assalti di migranti provenienti dall'enorme campo profughi denominata la Jungla (smantellato lo scorso ottobre) che cercano di raggiungere le coste inglesi in modo clandestino. Gli agenti della Border Force ne hanno scoperti nei semirimorchi ben tremila in tutto l'anno, secondo quanto riferisce la testata francese Actu Transport Lohistique.
In molti casi, gli agenti riconoscono la buona fede degli autisti, che non sapevano dell'intrusione nei loro veicoli, ma in 1200 casi li hanno sanzionati, ritenendoli responsabili. Dopo la chiusura della Jungla la situazione sembra migliorata, ma le intrusioni nei veicoli industriali a Calais continuano, anche se in misura minore di prima.
Gli autotrasportatori protestano, sostenendo di essere in molti casi sanzionati in modo ingiusto e qualcuno ha presentato ricorso (si può farlo in Francia entro 28 giorni e in Gran Bretagna entro 60 giorni). Un modo per prevenire le sanzioni è seguire le raccomandazioni diffuse dalle Dogane britanniche che prevedono anche un accreditamento (per cui esiste un area web dedicata creata dal Governo britannico). Finora, si sono accreditate 480 imprese di autotrasporto.
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