La mattina del 12 aprile 2022, gli amministratori della provincia Autonoma di Bolzano, del Tirolo austriaco e della Baviera hanno firmato a Kufstein una lettera d’intenti per attivare la gestione digitale della circolazione dei veicoli industriali lungo l’asse autostradale del Brennero. Si tratta dell’annunciato modello “slot”, ossia la necessità di una prenotazione per accedere all’autostrada, che in Italia riguarderà il tratto altoatesino dell’A22. Durante la conferenza stampa svolta in occasione della firma, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha affermato che “il dosaggio del traffico, con i passaggi prenotati per certe fasce orarie, lo renderà più scorrevole”. Egli ha anche rilanciato la richiesta ai Governi centrali dei tre Paesi interessati a sedersi allo stesso Tavolo per stabilire una soluzione unica per l’intera tratta del Brennero. Secondo il presidente del Tirolo austriaco, Anton Mattle, la prenotazione è necessaria perché dal 2020 al 2022 il numero dei veicoli industriali che hanno varcato il confine italo-austriaco è passato da 1,1 a 2,5 milioni di unità, pari al 40% dell’intero traffico alpino.
Se l’accordo al progetto tra Bolzano e il Tirolo austriaco è praticamente scontato, è importante la partecipazione della Baviera, perché in precedenza la Germania ha in parte contrastato i limiti e i divieti austriaci alla circolazione dei veicoli industriali lungo il Brennero, Inoltre, la Baviera risente molto di queste limitazioni, perché quando entrano in vigore i divieti o il dosaggio austriaco si formano intasamenti di camion ai suoi confini con l’Austria. Questa volta, però, il presidente della Baviera, Markus Soeder, ha firmato l’intesa, sostenendo che la collaborazione tra le regioni interessate è necessaria e che “servono i colloqui e non i litigi, le idee e non i rifiuti”. Ha anche auspicato un intervento dell’Unione Europea.
Il giorno prima della firma dell’intesa, le associazioni dell’autotrasporto italiane hanno invece chiesto al Governo d’intervenire per fermare il progetto. Il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha dichiarato che questa “sembra quasi una volontà di isolare l’Italia con le sue merci e la sua economia. Egli ribadisce anche la richiesta al Governo di misure analoghe a quelle austriache. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha ribadito che il sistema di prenotazione “è contrario al principio di libera circolazione, uno dei pilastri su cui si fonda l’Unione europea, oltre che risultare d’impossibile attuazione sia dal punto di vista pratico, sia da quello operativo”.
Secondo Anita, l’intesa firmata a Kufstein non ha alcun fondamento giuridico. Prima di attuare la prenotazione per i veicoli industriali, per l’associazione “sarebbe opportuno un impegno prioritario per la realizzazione delle opere necessarie per il potenziamento del tracciato ferroviario sul territorio bavarese verso la galleria di base del Brennero, sul cui versante insistono preoccupanti ritardi“. Inoltre, bisogna “eliminare i divieti di circolazione e i pedaggi notturni per i mezzi pesanti".
Il videocast K44 ha dedicato recentemente un episodio alla questione del Brennero, con l’intervento del presidente dell’Anita Thomas Baumgartner. Ve lo riproponiamo.