L’inquinamento mafioso nel trasporto ha colpito la Spumador, società che produce bibite con un fatturato annuo di duecento milioni di euro. Il 20 giugno 2022, un Decreto emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per questa impresa. Il motivo è “una grave situazione d’infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa”, attuato dal 2018 a oggi. Ma questa infiltrazione non sarebbe avvenuta direttamente nelle strutture aziendali, bensì nel trasporto, rilevata in un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, che ha portato nel novembre 2021 all’arresto di 54 persone.
L’inchiesta ha svelato la volontà di alcuni esponenti della ‘Ndrangheta di assumere il controllo totale dei trasporti di Spumador, tramite richieste estorsive ai danni dei suoi dirigenti e dipendenti. Così, l’organizzazione mafiosa sarebbe riuscita a conquistare il trasporto alle proprie condizioni. Tra le minacce c’erano quelle di bloccare le consegne dell’acqua e delle bibite e aggressioni a lavoratori della Spumador di Codorago.
Secondo gli inquirenti, spiccavano in questa condotta tre fratelli titolari della società di trasporto Sea Trasporti di Mozzate, in provincia di Como, che avrebbero minacciato alcuni impiegati della divisione Pianificazione e trasporti di Spumador per ottenere commesse di trasporto. Questo nome sarebbe apparso in alcune lettere anonime inviate dai dipendenti della Spumador ai loro dirigenti per denunciare “comportamenti intimidatori tenuti da alcuni individui che lavoravano come fornitori di servizi di trasporto".
Le indagini hanno rilevato anche il perdurare di rapporti tra dipendenti della Spumador e soggetti collegati alla Sea Trasporti o a società a essa collegate. Tutto ciò avveniva, secondo gli inquirenti, nella consapevolezza da parte della dirigenza della società, che è “rimasta inerte” per lungo tempo. Una situazione che ha spinto il Tribunale di Milano a nominare per un anno un amministratore giudiziario per eliminare tali rapporti ed eventuali infiltrazioni mafiose.