La lettera - datata 9 dicembre 2015 e firmata dal presidente di Unatras Amedeo Genedani – esordisce affermando che l'unione ha saputo della firma del protocollo d'intesa dagli organi d'informazione. Una mossa che non piace a Unatras, che si dichiara anche "preoccupata". Nel testo si legge infatti che "nel verbale d'intesa siglato lo scorso 5 dicembre tra Governo e associazioni dell'autotrasporto è indicato chiaramente, alla voce 'ulteriori questioni' che si sarebbe dovuto definire un protocollo d'intesa tra le associazioni del comparto e i ministeri dei Trasporti, dell'Interno e del Lavoro per i controlli integrati nel mondo dell'autotrasporto".
Le associazioni chiedono quindi di conoscere meglio i contenuti dell'intesa già firmata tra i tre ministeri e che "la fase sperimentale venga definita anche con le associazioni, prevedendo altresì il coinvolgimento e la partecipazione delle medesime al Tavolo tecnico per la valutazione degli esiti". Le lettera si conclude ricordando che "da tempo le associazioni chiedono a gran voce le auspicate proposte normative sui temi del cabotaggio abusivo e della somministrazione transnazionale irregolare dei lavoratori, con lo scopo di arginare il fenomeno del dumping sociale e della concorrenza sleale nel mercato dei servizi di autotrasporto".
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