Il 26 gennaio 2022, l’associazione dell’autotrasporto Unatras ha chiesto alla viceministra del Mims (ex Trasporti), Teresa Bellanova, un incontro urgente sull’imminente entrata in vigore (2 febbraio) di alcuni provvedimenti del Primo Pacchetto Mobilità che riguardano il trasporto internazionale, previsti dal Regolamento UE 2021/1055. Unatras ha già discusso la questione col ministero in alcuni incontri informali e in quello del 21 dicembre 2021.
Alla richiesta d’incontro, Unatras ha allegato un documento che spiega le sue posizioni. Il primo punto da chiarire riguarda i requisiti supplementari per esercitare la professione di autotrasportatore. A tale proposito, sussistono “alcuni aspetti di ordine tecnico che non risultano del tutto scontati e che invece, date le fuorvianti interpretazioni che circolano, stanno creando confusione e preoccupazione tra le migliaia di operatori coinvolti”. Ciò comporta una “negativa situazione d’inerzia” tra chi vorrebbe cessare l’attività e chi vuole viceversa iniziarla. In concreto, Unatras chiede la conferma che un’impresa può accedere al mercato anche tramite l’acquisizione di un’altra che cessa l’attività.
Il secondo chiarimento riguarda il requisito di stabilimento, che è stato modificato per contrastare il fenomeno delle società fantasma. In questo caso, Unatras affronta la questione del numero minimo di veicoli e di autisti che un’impresa deve avere e occupare e che deve essere “proporzionato al volume delle operazioni di trasporto da essa effettuate”. Questa norma serve per evitare un uso indiscriminato della subvezione. Il Regolamento europeo non fissa la percentuale massima di subvezione, lasciandola ai singoli Stati, e Unatras propone una quota del 25%.
L’unione chiede al ministero di “individuare una percentuale congrua che ponga un freno efficace all’eccessiva intermediazione a scapito di chi il trasporto lo fa davvero e, in subordine, potrebbe meglio contribuire al new green deal se si evitasse il margine anomalo che si trattiene chi fa un’altra attività e non possiede i camion”. Unatras chiede anche d’individuare “un soggetto con il ruolo di riscontrare il rispetto di tali percentuali (ad esempio il Comitato Centrale per l’Albo degli autotrasportatori), e un adeguato sistema sanzionatorio per chi non rispetta tali condizioni”.