Al termine della riunione (cui secondo Confartigianato Trasporti non ha partecipato la Fita Cna), Unatras ha diffuso un comunicato che annuncia alcune richieste relative alle modifiche all'emendamento autotrasporto del Decreto Stabilità, che però non vengono precisate. In linea generale, l'unione "sollecita il Parlamento affinché, pur tenendo conto della sentenza emanata dalla Corte di Giustizia Europea, approvi in tempi rapidi modifiche che identifichino i costi d'esercizio, che tengano in considerazione la sicurezza sociale e della circolazione e che siano pubblicati sul sito Internet del ministero dei Trasporti".
Probabilmente, il ministro Lupi ha ricevuto dettagli su tale richiesta, che in questi termini appare piuttosto vaga per quanto riguarda eventuali obblighi o divieti. Quanto alla pubblicazione dei costi d'esercizio sul sito web del ministero, ricordiamo che è prevista anche dall'emendamento approvato dalla Camera, anche se è difficile vederne l'attuazione pratica, se non come riferimento. A meno che ciò non faccia parte di un provvedimento più ampio, di cui però sarebbero a conoscenza solo i vertici delle associazioni di Unatras.
Per quanto riguarda più in generale la vertenza dell'autotrasporto, Unatras avverte che "l'intera fase vertenziale non potrà ritenersi conclusa se non quanto diventeranno esecutivi i provvedimenti concordati". In particolare, l'unione punta sulla deduzione forfettaria delle spese non documentate (che rischia di sparire), il recupero delle accise sul gasolio (che potrebbero essere ulteriormente ridimensionate), il pagamento dei rimborsi autostradali relativi al 2012, il potenziamento delle attività dell'Albo degli Autotrasportatori e la realizzazione di "un sistema di regole certe per garantire il funzionamento del settore".
Unatras non trascura neppure l'importante questione dei tempi di pagamento (sui quali è in atto una vertenza degli autotrasportatori dell'Ilva), chiedendo una "soluzione tecnica adeguata". Anche in questo caso, l'unione resta vaga sui termini concreti della questione. "Solo il superamento dei temi sopraddetti potrà dare un giudizio complessivo sulla fase vertenziale in atto, che vede permanere lo stato di agitazione della categoria", conclude la nota.
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