Unatras convoca il Comitato esecutivo per decidere un eventuale fermo dell’autotrasporto, ma lo farà il 17 ottobre 2024, lasciando così tempo al Governo di fornire chiarimenti sul possibile aumento dell’accisa sul gasolio. L’unione dell’autotrasporto prende atto delle rassicurazioni del ministro dell’Economia Giorgetti e del vice-ministro dei Trasporti Edoardo Rixi, secondo cui l’aumento non riguarderà l’autotrasporto, perché “gli autotrasportatori hanno una disciplina specifica”. Unatras chiede anche la ripresa del Tavolo delle Regole, fermo da luglio.
L’attuale “disciplina specifica” per l’accisa dell’autotrasporto consiste nel parziale recupero trimestrale per il gasolio usato dai veicoli industriali da 7,5 tonnellate in su ed equipaggiati con motori Euro V ed Euro VI. Quindi non interessa l’intero settore e proprio su questo punto si è espressa il 9 ottobre la presidente di Assotir, Anna Vita Manigrasso, secondo cui le dichiarazioni del Governo “sembrano adombrare l’ipotesi di riservare trattamenti diversificati all’interno della stessa categoria”.
L’associazione afferma che “deve essere chiaro che qualsiasi ipotesi di dividere la categoria, penalizzandone una parte, seguendo la logica dei ‘figli e figliastri’ è per noi inaccettabile. Perché è tutto il settore che soffre: qui non ci sono né extraprofitti aziendali, né aree su cui raschiare il fondo del barile per fare cassa. C’è un settore imprenditoriale in fortissima sofferenza che non può accettare ulteriori balzelli”. Manigrasso chiede una convocazione immediata da parte del Governo per “dire con chiarezza quello che vuole fare”.