Il 12 febbraio scorso, Unatras chiese d'incontrare il ministro dei Trasporti, ma finora non ha ottenuto alcuna risposta. Così, il 6 marzo l'unione ha rispedito una missiva a Lupi per ribadire l'importanza dell'incontro, perché alcuni temi stanno assumendo "contorni critici". In particolare, Unatras cita i ritardi e le incongruenze nel passaggio delle funzioni dell'Albo degli Autotrasportatori dalle Province alla Motorizzazione, a causa del mancato trasferimento del personale. Ciò ha creato "una situazione in cui gli utenti autotrasportatori sono vittime di un rimpallo di competenze tra i due enti".
Un altro tema urgente sottolineato da Unatras è l'attività sull'autotrasporto nazionale da parte di alcuni Governi europei. La lettera cita l'introduzione del salario minimo in Germania, imposto anche alle imprese straniere, e la legislazione della Francia sui limiti al distacco transnazionale. "Sarebbe necessario che anche il Governo italiano valutasse misure a difesa dell'autotrasporto nazionale, ad esempio su come arginare e controllare in maniera più incisiva i fenomeni del cabotaggio illegale e del distacco dei lavoratori e far rispettare la norma sui tempi di pagamento", si legge nella nota di Unatras.
Il terzo punto affrontato dal documento è il rinvio del pagamento dei contributi al Sistri, che il Decreto Milleproroghe rimanda di soli due mesi, mentre gli autotrasportatori hanno chiesto almeno la fine del 2015. "Riteniamo che tale provvedimento sia estremamente dannoso per migliaia d'imprese del settore", spiega Unatras.
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