Le prime notizie sulla complessa indagine coordinata dalla Procura di Piacenza e svolta dalla Polizia Stradale sullo sfruttamento di un centinaio di autisti rumeni riferisce di undici misure di arresti domiciliari per altrettanti indagati che ruotano intorno a una società di autotrasporto piacentina, di cui gli inquirenti non hanno rivelato il nome. Le accuse sono diverse: intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, truffa ai danni dello Stato e falso ideologico. Secondo la Procura, l’azienda imponeva agli autisti, sotto minaccia del licenziamento, di trascorrere le pause dalla guida in un accampamento privo di servizi igienici allestito in uno dei piazzali della società. I camionisti dormivano in cabina e cucinavano in fusti per uso industriale.
Lo sfruttamento sarebbe avvenuto tramite due società fittizie con sede in Romania. L’indagine è iniziata nell’ottobre del 2019, quando una pattuglia della Polstrada di Pontremoli fermò per un controllo un veicoli guidato da un conducente rumeno. L’autista esibì un contratto di lavoro su cui era stata falsificata la data di scadenza. Quindi l’inchiesta si è allargata, coinvolgendo anche l’Ispettorato del Lavoro, arrivando alle società rumene e poi a quella piacentina. Anche dopo gli arresti del 24 novembre 2021 l’indagine proseguirà.
Aggiornamento del 26 novembre - Gli inquirenti hanno reso noto il nome dell'azienda inquisita: è la Eagletrans Srl di Cortemaggiore. Durante l'inchiesta gli agenti della Polizia Stradale hanno ascoltato la testimonianza di 43 autisti che avrebbero confermato le condizioni di lavoro e di riposo rilevate dagli inquirenti. I magistrati hanno nominato un commissario giudiziale per l'impresa di autotrasporto emiliana e hanno disposto il sequestro delle quote delle società rumene Trans Fair Sistem e International Full Sistem.
Sono indagati l’amministratore della società, un socio e due dipendenti, più tre amministratori di un’agenzia interinale e la responsabile di una società di formazione, un ex ispettore della Polizia, un tenente colonnello medico e il titolare di una scuola guida piacentina. Queste ultime tre persone sono indagate a vario titolo di falsità ideologica e sostituzione di persona per il rinnovo della patente all’amministratore della Eagletrans.
Secondo gli inquirenti, le due società rumene sarebbero nate dalla eterovestizione di quella italiana. I magistrati scrivono che “tutti i soggetti interessati dalle indagini, benché in gran parte incensurati, hanno infatti dimostrato una spiccata capacità a delinquere, evidenziando la mancanza di qualunque remora a porre a rischio la sicurezza delle altre persone, calpestando contestualmente la dignità dei lavoratori con i quali avevano a che fare”.