Dopo la chiusura ai veicoli industriali del tratto dell’autostrada A12 tra Lavagna e Sestri Levante, avvenuta l’11 maggio 2021 per le cattive condizioni dell’opera, i camion hanno invaso la Via Aurelia, intasandola e attraversando centri urbani. E chi non vuole cacciarsi sulla Statale, deve compiere una lunga deviazione, che aumenta costi e tempi.
Trasportounito spiega che la deviazione può arrivare a 180 chilometri, con un sovracosto di 300 euro. In pratica, chi viaggia verso levante deve imboccare l’A7 verso Milano, poi l’A21 e l’A1 per poi imboccare poco prima di Parma l’Autocisa.
L’interruzione non ostacola solamente i veicoli pesanti, soprattutto quelli che trasportano container da e per i porti liguri, ma anche quelli più leggeri che svolgono la distribuzione per la grande distribuzione o per il commercio elettronico. Per questi motivi, l’associazione minaccia il fermo dell’autotrasporto per cinque giorni.
Il ministero Mims (ex Trasporti) spiega che la chiusura del viadotto ai veicoli industriali è causata dal cattivo stato delle pile e degli appoggi, che potrebbero essere ulteriormente deformati dalle frenate dei veicoli pesanti. Oggi si è svolta una riunione in Prefettura e Autostrade per l’Italia ipotizza che il viadotto potrebbe essere riaperto entro il 16 maggio, ipotesi confermata da una nota del ministero Mims (ex Trasporti): “Sono state già individuate, nel corso delle riunioni che si sono svolte oggi, le soluzioni tecniche e si lavora per risolvere al più presto le criticità che stanno creando difficoltà alla circolazione e disagi agli utenti. Allo stato attuale si prevede il ripristino della viabilità normale e in condizioni di sicurezza entro domenica”.
Intanto il sindaco di Chiavati ha annunciato che sarà cambiata la circolazione dei veicoli industriali: quelli che arrivano da Genova per La Spezia usciranno dall’autostrada a Chiavari , mentre quelli che viaggiano in direzione opposta usciranno a Sestri Levante ed entreranno a Lavagna.