Non è una presa di posizione formale della Commissione Europea, che sulla questione del Brennero sta muovendosi con prudenza, ma è la seconda dichiarazione della commissaria ai Trasporti, Violeta Bulc, che mette in guardia l'Austria a prendere iniziative unilaterali sul transito dei veicoli industriali lungo l'asse del Brennero. Lo ha fatto il 16 aprile 2018 a Vienna, durante un convegno intitolato Transport Research Areana. La Bulc non ha parlato della questione durante l'incontro, ma a margine, in una conferenza stampa.
Secondo la stampa tirolese, la commissaria ha rilevato che l'Unione Europea può accettare un contingente al transito di veicoli industriali solo "in circostanze molto specifiche", che devono essere giustificate dal Paese che le propone e ha invitato l'Austria a non muoversi da sola. Nello stesso tempo, la Bulc ha dichiarato di "comprendere" le motivazioni di carattere ambientale del provvedimento. In quell'occasione, la commissaria ha ancora evitato di dichiarare in modo esplicito quali provvedimenti stia prendendo l'Unione Europea, tenendo conto che ormai il calendario dei giorni con limitazione è in vigore dalla fine di marzo.
Alla commissaria europea ha replicato il governatore del Tirolo Günther Platter, secondo cui per anni l'Austria ha cercato di concordare misure sul traffico pesante con i Paesi confinanti senza successo, perciò ha preso questa misura definita "di emergenza". Platter ha aggiunto che non esiste alternativa al passaggio delle merci dalla strada alla rotaia e ha dichiarato che è finito il tempo delle dichiarazioni d'intenti e ora servono solo misure concrete per limitare efficacemente il transito dei veicoli pesanti.
A margine del convegno anche il ministro dei Trasporti austriaco, Norbert Hofer, ha incontrato la commissaria Bulc legittimando il provvedimento tirolese. La questione sarà al centro del prossimo incontro dei ministri dei Trasporti italiano, austriaco e tedesco nell'ambito del Brenner Transit, che si svolgerà a Bolzano il 12 giugno.
Intanto, in Italia l'autotrasporto non molla la presa e continua a protestare. In un articolo pubblicato il 18 aprile su Ruote d'Italia il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, afferma che il Governo italiano "resta fermo a guardare". E al termine dell'articolo, ammonisce: "Questa è una situazione insostenibile che richiede decisioni immediate e senza titubanze per dare un senso concreto, almeno da parte nostra, al significato di 'insieme'. L'autotrasporto è pronto a fare la propria parte se il Governo non dimostrerà un sussulto di dignità: di fronte alla protervia e all'arroganza purtroppo si è costretti a rispondere con i medesimi modi. Per intenderci, a brigante, brigante e mezzo".
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