Waberer’s International ha chiuso il 2021 con buoni risultati, che la portano a un utile netto di 18,1 milioni di euro, dopo la perdita di 40 milioni nell’anno precedente. Questo risultato nasce da un fatturato consolidato di 590,8 milioni di euro, superiore del 3,8% rispetto all’anno precedente. Il trasporto internazionale resta l’attività prevalente, con ricavi di 344,9 milioni (+4,2%), seguito dalla logistica per conto terzi con 180,6 milioni (+4,1%). Il resto del fatturato nasce dai prodotti assicurativi, cresciuti del 5,1%.
Questi risultati sono il frutto di una ristrutturazione, che ha cambiato l’autotrasporto internazionale e ha notevolmente risotto la flotta, che alla fine del 2021 contava 2803 veicoli industriali, a fronte dei 3021 dell’anno precedente. Ma sta cambiando anche il modello di attività, con una maggiore attenzione alla logistica e alla distribuzione. La società afferma che non subirà conseguenza della guerra in Ucraina perché non ha attività nel Paese.
Un’altra buona notizia viene dall’accordo con il fondatore (che poi ha ceduto il controllo dell’azienda) György Wáberer sul nome della società. Quando la vendette, concesse il suo nome solo per un periodo provvisorio di tre anni, mentre ora lo concede per 99 anni, indipendentemente da eventuali cambi di proprietà.