L’invasione russa dell’Ucraina ha aggravato la carenza di autisti, perché molti ucraini che lavoravano all'estero sono rientrati in Patria per entrare nella resistenza o assistere la famiglia. Questo fenomeno interessa soprattutto gli autotrasportatori dell’Est – come i polacchi e ungheresi – che negli ultimi anni hanno assunto numerosi ucraini. Ora devono sostituirli con immigrati provenienti da altri Paesi e la ricerca si sposta ancor più verso oriente. Abbiamo già scritto di autisti filippini e ora la testata Trans.info scrive il 28 marzo 2022 che sta aumentando il reclutamento dall’India.
La notizia più recente riguarda il colosso ungherese Waberer’s International, che ha pubblicato un annuncio su un giornale dell’Ungheria per cerare un addetto alla gestione della flotta che parlasse l’hindi, la lingua nazionale dell’Unione Indiana. Incuriositi da questo annuncio, i redattori hanno chiesto spiegazioni all’azienda, che ha confermato l’intenzione di assumere 79 autisti indiani, più tre gestori flotta e un dirigente delle risorse umane a loro dedicati.
I primi diciannove autisti indiani arriveranno entro pochi giorni e inizialmente seguiranno la formazione di due settimane per ottenere la Cqc, seguita da un periodo di addestramento sulle procedure aziendali. Dopo altre due settimane di lavoro all’interno dell’Ungheria, questi autisti saranno destinati all’autotrasporto internazionale verso la Gran Bretagna. Un modello che potrebbe essere seguito da altri grandi flotte dell’Est, ma non solo. L’associazione britannica degli autotrasportatori Rha chiese una corsia preferenziale per i visti da destinare proprio agli autisti indiani.