Nel primo semestre del 2024, per la prima volta la produzione di elettricità generata da fonti eolica e solare ha superato quella generata dai combustibili fossili, nonostante un aumento della domanda di elettricità e il ritorno dei prezzi energetici ai livelli precedenti alla crisi. Lo afferma una ricerca di Ember, specializzata in analisi e ricerche nel settore energetico. Secondo i ricercatori, l'energia prodotta della fonti rinnovabili ha coperto il 30% del fabbisogno elettrico dell'UE, superando il 27% ottenuto dai combustibili fossili. In tredici Stati membri, tra cui Germania, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi, le energie rinnovabili hanno sorpassato per la prima volta i combustibili fossili.
Alla base di questo risultato c’è la riduzione del 17% dell’energia da combustibili fossili, rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare l’uso del carbone è crollato del 24% e quello del gas del 14%. In Italia la produzione da combustibili fossili è calata di 14 TWh, con una flessione del 21%, equamente suddivisa tra carbone e gas. Inoltre, a maggio ha visto l'energia solare contribuire per oltre un quinto dell'intera produzione di energia elettrica del Paese.
Ember prevede che nel 2024 la domanda di energia elettrica in Unione Europea aumenterà del 2-3% (a fronte di un calo del 3% registrato nel 2023). Le fonti rinnovabili dovrebbero continuare a crescere, del 29% per il solare e del 9% dell’eolico, rispetto all’anno precedente. Secondo i ricercatori, le emissioni del settore energetico dovrebbero diminuire leggermente nel 2024, nonostante questo aumento della domanda di elettricità.