Il 24 agosto 2022 il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam, riferimento per l’intera Europa, ha superato la soglia dei 300 euro al Megawattora. Poi è leggermente sceso a 280 euro, un prezzo comunque alto che sta già mettendo in crisi numerose imprese. Per ora non ci sono preoccupazioni per gli usi domestici, grazie allo stoccaggio che in Italia ha raggiunto l’ottanta percento (154,6 TWh ) e potrebbe toccare il novanta percento entro ottobre, ma il Governo sta comunque avviando una campagna sulla riduzione dei consumi. Anche il resto dell’Europa sta accelerando lo stoccaggio di gas. Al primo posto c’è la Germania con 196,82 TWh, un indice di riempimento dell'80,65%, seguita dall’Italia, dalla Francia (118,2 Twh, pari all’89,81%).
Intanto Conftrasporto interviene sull’aumento del gas nell’autotrasporto. Il segretario generale Pasquale Russo ha dichiarato – nell’ambito di un appello sull’energia di Confcommercio – che il 5% dell’autotrasporto viaggia col gas e ora rischia il fermo per l’aumento dei costi: “Mediamente il costo del prodotto petrolifero, del gas in questo caso, vale il 30% dei costi di un’impresa di trasporto. Quindi con un costo del gas quadruplicato abbiamo un aumento complessivo di costi di esercizio di circa il 10-15%”. Quindi “bisogna continuare a sostenere il nostro settore con interventi diretti, perché i costi sono troppo elevati per poter essere scaricati sul mercato”.