Polizia Stradale e Guardia di Finanza hanno unito le forze per svolgere un’operazione di controllo su strada in Friuli Venezia Giulia per contrastare il contrabbando di gasolio proveniente dall’est. Il bilancio è la scoperta di quattro autoarticolati che trasportavano 108mila litri di gasolio di contrabbando proveniente dall’Ungheria ed entrato in Italia dal confine di Tarvisio. Le documentazione del trasporto indicava "miscela di solventi organici" o "liquido anticorrosivo", ma la sua reale natura era il carburante. Gli agenti hanno intercettato le spedizioni nelle aree di servizio di Cormor Ovest, Zugliano Ovest e Gonars Nord.
Dopo avere aperto le centine dei quattro semirimorchi, sono apparsi 108 fusti di plastica, ciascuno contenente mille litri e diretti verso la Campania. L’analisi del prodotto ha rivelato che il gasolio era contaminato da prodotti da taglio, utilizzati per alterarne le caratteristiche chimiche e complicare il rilevamento di illeciti durante il trasporto alla rete di distributori stradali. L'immissione di tale carburante nel mercato avrebbe causato danni significativi ai motori degli autoveicoli, oltre a un grave danno erariale dovuto alle imposte evase.
Durante i controlli, la Polizia Stradale, ha anche scoperto numerose violazioni legate al trasporto di merci pericolose, compresa la falsificazione di documenti e la mancanza delle prescrizioni di sicurezza necessarie, come l'assenza di pannelli di identificazione e dispositivi di sicurezza obbligatori per il trasporto di prodotti infiammabili, come estintori, lampade di segnalazione, cunei, coni, scheda di sicurezza e dispositivi di protezione per il conducente. Uno degli autisti non aveva neppure il patentino Adr.
In totale, gli agenti hanno erogato agli autisti multe per 31.486 euro, con una decurtazione complessiva di 132 punti dalle patenti di guida, tutte sospese per periodi tra i sei mesi e un anno. I conducenti sono anche stati denunciati per reati connessi al contrabbando.