Proprio mentre pare che il morso della pandemia stia allentandosi sugli eventi fieristici, arriva l’ombra della guerra in Ucraina e delle conseguenze che potrà avere sull’economia europea. Sotto osservazione nell’ambito del trasporto c’è lo Iaa di Hannover che dopo avere saltato l’edizione del 2020 si ripropone a settembre 2022 in veste rinnovata per tornare al centro degli eventi europei. Ma che ora potrebbe scontare le conseguenze del conflitto ucraino. Lo mostra un piccolo ma significativo segnale: la decisione dell’allestitore Chereau di annullare la sua partecipazione.
"In un tale contesto, è fondamentale concentrarsi sulle priorità chiave dell'azienda perché la situazione economica non deve farci dimenticare che dobbiamo prepararci all'imminente transizione energetica e mantenere i nostri investimenti per sostituire i semirimorchi in mezzi funzionanti con altre modalità di energia: batterie alimentate da pannelli solari o asse elettrico o idrogeno" spiega Damien Destremau, Ceo di Chereau e The Reefer Group. “I nostri clienti, invece, ai quali chiediamo aumenti di prezzo sugli ordini presi lo scorso anno per compensare l'aumento senza precedenti dei nostri costi di produzione dovuto all'aumento delle materie prime, non capirebbero che abbiamo mantenuto alcune spese”.
Destremau aggiunge che “siamo sicuramente uno dei primi allestitori francesi ad adottare tali misure, il che si spiega con le dimensioni della nostra azienda, una delle più grandi del settore, e la nostra capacità di monitorare e anticipare gli sviluppi macro economici e il loro impatto sui nostri costi di produzione. Probabilmente siamo in una posizione all'avanguardia e vediamo arrivare la tempesta forse prima di altri gruppi industriali e non possiamo dire quanto forte o quanto durerà questa tempesta”. Vedremo nei prossimi mesi se questa resterà un’eccezione o segnerà una tendenza.
Massimiliamo Barberis