A Novara le ferrovie - e in particolare Rfi - si apprestano a investire ingenti risorse, oltre 100 milioni di euro, per potenziare e aggiornare la dislocazione degli spazi dello scalo merci che garantisce sia i servizi intermodali, come quelli gestiti da Eurogateway e dal Cim, sia l’autostrada viaggiante (RoLa) proposto dalla società RAlpin (azionisti Bls, Hupac e Sbb). Ma sono soldi ben spesi o arriveranno fuori tempo massimo? Diciamo subito che buona parte di questi investimenti sono del tutto giustificati e utili per potenziare ulteriormente una struttura con traffici in continua crescita.
Ma un’incognita pesa in particolare sul servizio combinato accompagnato gestito da RAlpin tra Novara e Friburgo in Brisgovia e che carica in media 100mila mezzi pesanti all’anno. Sarà ancora così dopo il 2028 o la RoLa novarese abbandonerà il campo? La risposta sta tutta in una decisione che spetta alla Confederazione elvetica, quella di proseguire nel sostengo economico a favore dei servizi di autostrada viaggiante. Su questo tema è tuttora in corso un dibattito in Svizzera all’interno del Consiglio nazionale, vale a dire la camera bassa del Parlamento elvetico.
Finora il servizio della RoLa è stato reso possibile grazie al contributo finanziario messo a disposizione dalla Svizzera all’interno di un piano di aiuti che però scade a fine 2023. Il traffico intermodale accompagnato non si sostiene economicamente per il rapporto poco vantaggioso tra costi e massa utile trasportata. Al contrario, i trasporti intermodali non accompagnati (semirimorchi, casse mobili) hanno potuto sfruttare favorevolmente l’apertura delle nuove direttrici ferroviarie alpine svizzere (progetto AlpTransit) con il “corridoio di quattro metri”. La possibilità di offrire trasporti intermodali con treni lunghi (modulo 750 metri) e pesanti fino a 2000-2500 tonnellate e senza limiti di sagoma, rende questa modalità economicamente sostenibile e quindi consente una progressiva riduzione degli incentivi pubblici. Al contrario invece la RoLa sta in piedi solo con gli aiuti che ora, alla luce dei vantaggi del combinato classico, non sono più giustificabili.
Il Consiglio federale, vale a dire l’organo esecutivo del governo della Confederazione e quindi la più alta autorità del Paese, il 30 settembre 2022 si è espresso a favore della prosecuzione della Rola fino a fine 2026, prevedendo un contributo aggiuntivo di 64 milioni di franchi. In precedenza, lo stesso Consiglio federale aveva proposto una proroga in via definitiva e per l’ultima volta per il 2028 con un contributo annuo di venti milioni di franchi. Ma in seguito, ulteriori valutazioni economiche, hanno riportato la scadenza al 2026. Nel frattempo, la Commissione trasporti del Consiglio nazionale a larga maggioranza si è espressa a favore del proseguimento del finanziamento dell’autostrada viaggiante fino al 2028 inviando al Consiglio federale un messaggio in questo senso. La decisione finale sarà presa entro la primavera 2023.
Resta comunque il fatto che il contributo elvetico a favore del trasporto combinato accompagnato cesserà, al massimo entro il 2028. La legge prevede addirittura dei contributi alle società che offrono la RoLa nel caso intendano smantellare completamente il servizio e quindi rottamare carri specializzati e carrozze autisti destinati all’autostrada viaggiante. Anche il destino della RoLa novarese appare legato a quanto deciderà Berna, salvo contributi aggiuntivi che potranno venire da altri organismi nazionali, anche italiani, ma gli spazi sono strettissimi.
Piermario Curti Sacchi