Con l’intesa tra Comune e Regione è spianata la strada verso la conferenza dei servizi che porterà all’avvio definitivo dei lavori che interessano il nodo ferroviario merci di Novara. Anche se il progetto era ormai delineato nei dettagli, restavano ancora in sospeso alcuni aspetti riguardanti soprattutto la viabilità locale e l’inserimento ambientale in un contesto relativamente urbanizzato. Trovata l’intesa, potrà decollare il maggior investimento infrastrutturale ferroviario per le merci previsto nel quadrante nord-occidentale. Con l’avvallo della conferenza dei servizi, Rfi potrà approntare il progetto esecutivo e avviare le procedure d’appalto. I lavori valgono circa 110 milioni di euro e prenderanno il via presumibilmente nel corso del 2024.
L’opera più significativa è rappresentata dalla realizzazione di una bretella a servizio dei treni merci che rivoluziona l’accesso allo scalo. Quest’ultima parte a nord di Novara, dove si stacca dalla linea Novara-Domodossola e passando sotto l’autostrada A4 e la linea ad alta velocità Torino-Milano, raggiunge direttamente lo scalo del nodo novarese. In questo modo i treni merci avranno un accesso diretto alle linee di riferimento a nord senza più dover impegnare il piazzale di Novara che resta principalmente a servizio dei treni passeggeri.
La nuova interconnessione comporta anche l’adeguamento del terminal dell’autostrada viaggiante (RoLa) che verrà riconfigurato e il potenziamento del fascio binari del Boschetto da portare allo standard europeo da 750 metri. Gli investimenti sul nodo ferroviario comprendono anche importanti interventi collaterali soprattutto dal punto di vista della viabilità, frutto dell’intesa tra Comune e Regione, come la soppressione di cinque passaggi a livello tra lo scalo di Novara e il bivio Vignale da dove si dipartono principalmente le linee verso Domodossola e il Sempione e la realizzazione di una bretella stradale per collegare direttamente a nord del capoluogo la strada statale 229 del lago d’Orta con la 32 Ticinese.
Il progetto sull’areale di Novara ha quindi come obiettivo valorizzare la vocazione merci del terminal novarese in funzione di collegamento con la rete svizzera via Domodossola-Sempione e indirettamente anche via Luino. Le prospettive sono concrete e dalle ricadute immediate a tal punto che la linea tra Novara e Domodossola e il confine del Sempione è stata la prima tratta della rete convenzionale italiana, a partire dal 2018, a essere equipaggiata con il doppio segnalamento, quello nazionale (che per ora resta) e quello interoperabile europeo Ertms-Etcs. Significativi anche i lavori sull’infrastruttura di tutto il quadrante nord-occidentale, alcuni già conclusi, altri in itinere, e cofinanziati dalla Svizzera.
Resta irrisolta invece l’esigenza di un collegamento ottimale con il Terzo Valico attraverso la direttrice Genova-Alessandria-Novara. Qui resta un raccordo a singolo binario con un attraverso stradale protetto da un passaggio a livello che taglia a raso tutto il piazzale della stazione novarese, compresa la linea Torino-Milano, con tutte le possibili conflittualità d’esercizio.
Piermario Curti Sacchi