Il lotto di costruzione più a sud sul lato italiano della galleria di base del Brennero ha raggiunto il traguardo della fine lavori. Restano da terminare alcune operazioni di dettaglio, come il completamento dei rivestimenti definitivi e la chiusura dei pozzi esterni utilizzati durante le operazioni di scavo sotto l’alveo dell’Isarco. Ma tutte le gallerie principali e quelle di collegamento sono definitivamente scavate, così come i tracciati di interconnessione.
Questo lotto conosciuto come Sottoattraversamento Isarco e contraddistinto dalla sigla H71 ha comportato lo scavo di poco meno di 4,5 chilometri di gallerie principali e 1,6 chilometri di interconnessione oltre a vari collegamenti, cunicoli trasversali e gallerie di accesso. Con la rottura dell’ultimo diaframma nel tunnel principale avvenuta il 19 maggio 2022 le due gallerie al rustico del Sottoattraversamento Isarco si sono congiunte con quelle già scavate nel lotto successivo verso nord, quello di Mules 2-3 (H61), creando un unico collegamento sotto la montagna sulla tratta italiana del tunnel di base.
I lavori sono stati decisamente impegnativi e sono state adottate tecniche costruttive particolarmente ingegnose come la realizzazione di quattro pozzi profondi 20-25 metri per sotto attraversare il fiume Isarco senza interferire con il suo alveo, e quindi senza la necessità di deviare il suo corso, stretto tra la statale e l’Autobrennero. Qui i terreni sono stati congelati per evitare infiltrazioni dall’Isarco e si è proceduto con lo scavo in sotterranea. Il lotto Sottoattraversamento Isarco del valore di oltre 300 milioni di euro era stato affidato nell’ottobre 2014 a un consorzio costituito da Webuild, Strabag Austria, Strabag Italia, Integra e Collini Lavori.
Come si diceva il lotto H71 si collega direttamente alla tratta successiva, quella del lotto Mules 2-3 in avanzata fase di costruzione del valore di quasi un miliardo di euro. Qui il complesso sistema di gallerie risulta per buona parte scavato. Nel novembre 2021 erano stati completati i quasi 15 chilometri del cunicolo esplorativo che dall’Italia senza soluzione di continuità raggiunge sotto la montagna il confine di stato al Brennero.
In direzione sud lo cavo delle gallerie principali è stato completato nell’ottobre 2020, mentre ora i lavori si concentrano a nord, verso il Brennero, dove restano da scavare circa quattro chilometri di tunnel su un totale complessivo per questo lotto di quasi 40 chilometri (occorre chiarire che il tunnel di base è costituito da due canne affiancate e quindi questo valore è la somma delle due). Insieme alla galleria principale restano da realizzare gli opportuni collegamenti trasversali oltre a gallerie di sicurezza e logistica.
Questi importanti traguardi sul lato italiano non trovano un analogo riscontro sulla tratta a nord in territorio austriaco, dove varie ragioni, geologiche e contrattuali, hanno frenato il proseguimento dei lavori. Ora si cerca di recuperare il tempo perso anche con la modifica dei lotti di costruzione, ma il completamento dello scavo delle gallerie è fissato intorno al 2028, mentre in Italia quello che resta da realizzare sul lotto Mules 2-3 dovrebbe tagliare il traguardo entro l’anno 2023.
Piermario Curti Sacchi