Mancano 359 giorni al taglio del nastro del tunnel di base del Gottardo. E se gli svizzeri lo dichiarano con tanto di tabellone che mostra il conto alla rovescia al secondo, bisogna crederci. D'altra parte, quella che sarà la più lunga galleria ferroviaria del mondo è già a buon punto: i tunnel sono pronti e uno dei due ha già l'armamento, su cui viaggiano convogli sperimentali. Il 1° giugno 2016 l'impianto sarà aperto per un grande open day, poi continueranno intensamente le prove dei treni. Il traffico commerciale inizierà con l'orario invernale del 2016-2017.
"Più di centotrenta anni fa venne aperta la galleria ferroviaria del San Gottardo, grazie a un finanziamento congiunto di Svizzera, Germania e Italia, perché aveva un respiro internazionale", ha affermato Doris Leuthard . "Anche questa nuova galleria di base, che per noi rappresenta l'opera del secolo, ha una dimensione europea e favorirà una mobilità sostenibile e intelligente".
La Consigliera federale ha insistito sull'importanza dell'opera per il trasporto delle merci. Infatti, la pianificazione delle tracce mostra una capacità giornaliera di 260 convogli merci, a fronte di 65 passeggeri. Ma il successo del nuovo San Gottardo per il trasporto intermodale dipenderà molto da quando e come gli stati confinanti adegueranno le loro connessioni ferroviarie. "Ci aspettiamo che i nostri vicini rispettino i tempi d'attuazione delle opere di connessione", ha dichiarato Leuthard.
Incalzata sulla situazione sul versante italiano, la Consigliera federale si è dichiarata ottimista, ricordando proprio l'Expo: "Si è parlato tanto dei ritardi di questa esposizione, poi il giorno dell'inaugurazione è partito tutto". Scendendo più sui particolari, Leuthard ritiene che la tratta dal confine svizzero a Milano, quella definita strategica, sia a buon punto, mentre potrebbe avere ritardi quella che transita da Luino e raggiunge Novara.
Questa seconda tratta interessa più gli svizzeri che gli italiani, quindi Berna ha stanziato fonti anche per i lavori sul territorio italiano. Comunque, anche i tedeschi sono in ritardo, soprattutto per vicende giudiziarie connesse ai lavori di potenziamento (che per loro riguardano una sola tratta). Gli svizzeri si preoccupano anche dei terminal, elementi indispensabili per trasferire traffico merci dalla strada alla rotaia. Per loro, quello più importante in Italia sarà Milano Smistamento, dove FS ha già previsto lavori di potenziamento.
L'avvio del tunnel di base del San Gottardo potrebbe spostare dalla strada alla rotaia l'equivalente di 600mila camion l'anno. Per ora, pare che la Svizzera non intenda attuare ulteriori penalizzazione per i veicoli che continueranno ad attraversare il suo territorio su strada.
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