Nella tarda serata di venerdì 11 aprile 2025, alle 20.53 ora locale, una telefonata anonima giunse alla redazione del giornale greco Efimerida ton syntakton e al sito web di notizie Zougla, avvertendo che nei successivi 35-40 minuti sarebbe esplosa una bomba davanti alla sede della compagnia ferroviaria Hellenic Train, che si trova nel viale Syngrou di Atene. L’avviso ha permesso alla Polizia di sgomberare l’area e fermare il traffico, ma non di disinnescare l’ordigno, che era nascosto in uno zaino su una moto legata a un palo con un lucchetto. L’esplosione è avvenuta alle 21.30, senza causare vittime e con danni limitati.
La stessa Polizia ha poi dichiarato che l’attentato aveva un valore più che altro simbolico. Domenica 13 aprile è stato rivendicato dall’organizzazione Autodifesa di Classe Rivoluzionaria tramite un lungo documento pubblicato su un sito web di area anarchica. Il testo ha fatto riferimento al grave incidente ferroviario di Tempi, dove un treno passeggeri di Hellenic Train – controllata da Trenitalia – si scontrò contro un treno merci il 28 febbraio 2023, causando la morte di 57 persone e 85 feriti.
L’incidente mobilitò l’opinione pubblica greca perché le indagini stabilirono che sulla linea ferroviaria non era attivo il sistema di segnalazione automatica finanziato con fondi dell'Unione Europea, che se operativo avrebbe potuto evitare l'incidente. Inoltre, dopo lo scontro scoppiò un incendio che, secondo una perizia indipendente commissionata dai parenti di alcune vittime sarebbe stato alimentato da materiale infiammabile non dichiarato sul treno merci, circostanza negata dalla compagnia ferroviaria e dai Vifgili del Fuoco. La magistratura ha posto sotto indagine quaranta persone ed entro la fine del 2025 dovrebbe tenersi il processo.
Il 28 febbraio 2025, in occasione del secondo anniversario del disastro ferroviario, si è svolta una grande manifestazione ad Atene per ricordare le 57 vittime della tragedia e chiedere giustizia e responsabilità. La protesta ha visto la partecipazione di circa 400mila persone, che si sono radunate principalmente in piazza Syntagma, il cuore politico della capitale greca. I manifestanti hanno denunciato il ruolo delle politiche di privatizzazione nella gestione delle infrastrutture ferroviarie e attribuendo responsabilità alla compagnia Hellenic Train e alle istituzioni greche.