Il procedimento si riferisce, in particolare, alla delibera della stessa Autorità del 31 ottobre 2014, che ha introdotto misure per regolare "immediatamente" l'accesso alle infrastrutture ferroviarie in modo "equo e non discriminatorio". L'atto prevede undici punti in cui operare, ossia: accordi quadro; assegnazione della capacità; gestione della circolazione perturbata; sgombero delle infrastrutture; effetti della mancata contrattualizzazione e/o utilizzazione delle tracce; pedaggio per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria; performance regime; condizioni di accesso ai servizi; persone a mobilità ridotta; assegnazione di spazi pubblicitari, desk informativi, aree per la fornitura di servizi automatizzati alla clientela; servizi di manovra.
Lo scorso gennaio, l'Autorità ha inviato a Rete Ferrovia Italiana due note, con cui precisava che tali misure sono "immediatamente esecutive alla data di pubblicazione della delibera, con la conseguente necessità che tutti i contratti di utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria stipulati in data successiva a tale data devono recepirle ove necessario". Però, l'Autorità ha verificato che alcune misure non sono ancora state attuate, quindi ha deliberato provvedimenti sanzionatori nei confronti di RFI, che devono essere ancora definiti. RFI ha trenta giorni di tempo per presentare "impegni idonei a rimuovere le violazioni contestate in motivazione".
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