Svolta tecnologica epocale, è proprio il caso di dire, per le ferrovie italiane. Rfi, il gestore della rete, ha pubblicato il maxi bando di gara che sfiora l’importo di 2,8 miliardi di euro per estendere il sistema di segnalamento europeo Ertms/Etcs su tutto il territorio nazionale. Questo appalto segue di pochi mesi un’analoga gara del valore di 500 milioni di euro, già assegnata con un ribasso del 4,5% al raggruppamento di imprese che vede come capofila Hitachi Rail e come mandanti Alstom Ferroviaria e Celt, costituite in associazione temporanea.
Il nuovo bando è suddiviso in quattro lotti che corrispondono alla ripartizione geografica da nord a sud. La gara prevede tempi stretti per le offerte in quanto scade il 28 febbraio 2022. Le ferrovie italiane, sulla spinta del Pnrr, sono quindi pronte a investire in tempi ravvicinati oltre tre miliardi di euro sul più evoluto sistema di supervisione e controllo della marcia dei treni, con un cronoprogramma e un impegno che non ha eguali in Europa e che ha radici lontane in quanto l’Ertms ha fatto il suo esordio operativo a livello continentale nel 2005 sulla linea AV Roma-Napoli.
Con la prima gara già assegnata sono 700 i chilometri di linea che vengono attrezzati con il nuovo sistema che interessa parte della rete ferroviaria di Sicilia, Lazio, Abruzzo e Umbria. Ora con il nuovo appalto si coinvolge via via tutta la rete nazionale: il Pnrr prevede di attrezzare con la tecnologia Ertms fino a 3400 chilometri entro il 2026. Questa tempistica così stretta consentirà alle ferrovie italiane di accelerare e completare la migrazione tra i due sistemi entro il 2036.
In una prima fase il sistema europeo sarà sovrapposto a quello nazionale, per poi rimanere l’unico standard di segnalamento, con notevoli vantaggi dal punto di vista della circolazione in termini di capacità delle linee e di sicurezza, ma anche per una drastica riduzione dei costi d’esercizio (scompariranno definitivamente tutti i segnali luminosi lungo le linee con i relativi impianti). Solo sulla Direttissima Roma-Firenze in via di aggiornamento, il sistema Etcs non viene sovrapposto a quello tradizionale, ma lo sostituisce integralmente senza un periodo in cui i due standard possono convivere.
A installazione conclusa, la rete nazionale conterà circa 16.800 chilometri gestiti in Ertms. Dal punto di vista tecnologico il sistema adottato sarà l’Etcs Livello 2, lo stesso con il quale sono state equipaggiate fin dalla costruzione tutte le linee ad Alta velocità, nella versione più evoluta. Questo comporta un aggiornamento complessivo di tutta la parte impiantistica, insieme alle telecomunicazioni (Gsm-R) e all’alimentazione elettrica. Quasi contestualmente a quest’ultima gara, Trenitalia ha ottenuto un contributo comunitario a fondo perduto per equipaggiare con gli strumenti di bordo Etcs parte della propria flotta o per aggiornare tutti i treni già predisposti, con la Baseline 3, la versione più evoluta del sistema di controllo marcia treno.
Piermario Curti Sacchi