Il 27 gennaio 2025 il Consiglio d’amministrazione del Gruppo FS ha indicato i nuovi vertici delle società partecipate, un cambiamento che coinvolge risorse interne. Giampiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, diventerà amministratore delegato di Trenitalia, mentre l’attuale amministratore delegato di Trenitalia diventerà amministratore delegato di FS International. Alla guida di Rfi arriverà Aldo Isi, ora amministratore delegato di Anas (anch’essa controllata dal Gruppo FS) e il suo posto sarà occupato da Claudio Arena Gemme. Cambierà anche il vertice d’Italferr, dove arriverà l’attuale presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, mentre Sabrina De Filippis è riconfermata amministratrice delegata di Mercitalia Logistics.
Queste nomine si inseriscono in un momento significativo per il Gruppo FS, guidato dall'amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma, che è stato confermato per il triennio 2024-2026. Il Gruppo sta infatti attuando un importante piano strategico che prevede investimenti per cento miliardi di euro nel quinquennio 2025-2029, con l'obiettivo di aumentare i ricavi del 30% fino a venti miliardi entro il 2029.
Intanto il ministro dei Trasporti è tornato in un’intervista su Affariiatliani.it sulla discussa privatizzazione di Ferrovie dello Stato. Ha precisato che si tratterebbe di una “valorizzazione” che prevede il “coinvolgimento dei privati”. A settembre 2024, il ministro escluse qualsiasi ipotesi di privatizzazione e sulla questione intervenne a dicembre anche l’amministratore delegato Donnarumma, sostenendo che si tratta di “un progetto in logica Rab”, acronimo di Regulated Asset Base (Capitale Investito Regolatorio), destinato a garantire gli investimenti.
Il modello Rab si applica soprattutto a settori di pubblica utilità controllati dallo Stato e da enti locali, che in Italia è stato applicato per esempio a Terna (distribuzione elettrica). Fornisce una base certificata per la valutazione del capitale investito, permettendo di determinare un valore minimo dell'azienda e garantendo una remunerazione stabile degli investimenti. Il Rab non implica necessariamente un cambio di proprietà degli assetti interessati e viene usato per attirare investimenti privati mantenendo il controllo pubblico.
Nel caso di FS, il Rab potrebbe prevedere l’apertura dal capitale a investitori privati, ma lo Stato manterrebbe comunque il controllo del Gruppo, magari tramite una holding infrastrutturale. In questo caso, gli investitori avrebbero garanzie sui rendimenti proprio grazie alla procedura del Rab. Ciò non esclude una privatizzazione (ossia il trasferimento parziale o totale della proprietà dal pubblico al privato), cambiando la struttura proprietaria della società, perché la privatizzazione può avvenire con o senza un sistema Rab.